Dante Cecchi - Centro Studi Storici Maceratesi - Macerata

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Dante Cecchi

PUBBLICAZIONI
L'avventura di un intellettuale nelle Marche del '900
a cura di  Alberto Meriggi
La copertina del volume a cura di Alberto Meriggi edito dal nostro Centro Studi con il sostegno del Consiglio Regionale della Regione Marche (Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche n. 210)
Il Centro di Studi Storici Maceratesi, che nel novembre del 2014 ha celebrato il cinquantesimo convegno e l’altrettanto estesa e prestigiosa serie dei volumi, appannaggio ormai dei più importanti istituti italiani, non poteva esimersi dal ricordare d’aver avuto tra i soci fondatori, tra i membri più autorevoli del Direttivo e tra i collaboratori con maggior numero di saggi, un maestro insigne della storia e, più in generale, un educatore culturale stimatissimo del rango di Dante Cecchi.
  Rappresentante della “miglior gioventù” maceratese del secondo dopoguerra e attento alle sollecitazioni storiografiche a lui contemporanee, Dante Cecchi è riuscito ad offrire una sintesi compiuta di impegno civile e cultura, tramite una produzione bibliografica rilevante e continua e il magistero dell’insegnamento, che ha esercitato con passione e entusiasmo presso istituti scolastici  e l’Università.
  Per i soci del Centro Studi è stato anche un amico, del quale è impossibile dimenticarne lo spirito sempre vivo e la particolare sensibilità con la quale entrava in sintonia con colleghi, studiosi e lettori. Dotato di intelligenza vivissima e feconda e di una personalità incline al dialogo sia culturale che più schiettamente amicale, era sempre aperto all’accoglienza che manifestava col sorriso.
  Doverosa riconoscenza, da una parte, ma soprattutto, dall’altra, grande affetto e stima: le motivazioni che hanno indotto il Direttivo del Centro a farsi promotore della pubblicazione di un libro e dell’organizzazione di una giornata in ricordo dell’amico.
  Figura di primo piano nella vita culturale, politica e sociale della città di Macerata, della Provincia e dell’intera Regione marchigiana, dal secondo dopoguerra, nella sua qualità di consigliere comunale e assessore alla cultura nel Comune di Macerata fino agli anni Settanta, di professore, preside e docente di Diritto comune e di Storia dell’amministrazione pubblica all’Università di Macerata. Diversi contributi del volume ricordano le sue qualità umane, professionali e politiche, le sue capacità di dialogo e di serena apertura al confronto che lo hanno fatto amare e rispettare da tutti, tanto da divenire modello e ispiratore di tanti giovani studiosi e appassionati della ricerca storica.
  Pertanto il Centro di Studi Storici Maceratesi, raccogliendo le tante sollecitazioni pervenute, gli rende omaggio per la continua collaborazione e vicinanza all’Associazione, per l’incisivo contributo da lui dato, in modi diversi, allo sviluppo degli studi storici nella Regione, per i quali ha mostrato senza mai risparmiarsi amore e passione, sempre coltivati con zelo e dedizione per la storia locale e la propria terra. Un apporto offerto innanzitutto con i suoi numerosissimi saggi che, spaziando dal mondo romano al XIX secolo, hanno toccato temi di grande rilievo per la storia istituzionale ed economico-sociale delle Marche. In secondo luogo con la promozione di iniziative di notevole spessore culturale, quale la pubblicazione - sponsorizzata dalla Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata -  dei nove splendidi volumi, dedicati a Macerata e al suo territorio. Molti dei temi trattati da Dante Cecchi hanno perso, per suo merito, l’angustia di accadimenti provinciali e sono entrati nella considerazione e nelle acquisizioni della storiografia italiana più prevenuta. In terzo luogo, ma certamente non meno importante, con il valido sostegno al Centro di Studi Storici Maceratesi, per il quale Dante Cecchi è stato non solo uno dei benemeriti fondatori insieme con Pio Cartechini e Aldo Adversi, ma anche referente presso l’Amministrazione comunale e la Carima negli anni in cui di quest’ultima fu presidente. Intensa è stata la sua partecipazione ai Convegni indetti dal Centro dal 1965 al 2005: quasi ogni anno egli ha presentato i suoi contributi, caratterizzati da rigore scientifico e dalla chiarezza propria di chi possedeva a fondo la materia, con cordiale semplicità e una spiccata inclinazione affabulatoria capace di rendere accessibili e affascinanti anche i temi più ostici per i non addetti ai lavori.
 Pur impegnato come docente ordinario alla cattedra universitaria e conteso da note riviste nazionali e da importanti case editrici, non ha fatto mai mancare il suo contributo a “Studi Maceratesi”, rivelandosi in alcuni casi determinante per l’illustrazione del tema del Convegno annuale, per altro spesso individuato sulla base dei suoi suggerimenti. Sua cura particolare è stata quella di approfondire originali temi di storia giuridica locale alla luce dei più solidi risultati della grande storia nazionale e di giovarsi nella ricerca della metodologia più aggiornata.
Alcune immagini della presentazione del volume nel Convegno svoltosi al Teatro Lauro Rossi di Macerata sabato 8 ottobre 2016.
Nella sua intensa attività di studioso è infatti passato spesso da importanti ricerche su aspetti specifici della Regione a studi di raggio sempre più vasto su problemi nazionali, senza però mai perdere di vista i fatti della storia locale che era l’ambito che più amava.
  Oggi i suoi scritti segnano un riferimento importante della conoscenza storiografica del mondo medievale e moderno marchigiano e il suo magistero suscita ancora ricordi indelebili e il più vivo interesse fra coloro che hanno avuto la sorte di avvicinarlo come studenti, colleghi e collaboratori.
 La gamma degli interessi scientifici, e non, di Dante Cecchi ben si riflette nei numerosi contributi pubblicati in “Studi Maceratesi”, nei quali emerge in maniera preponderante la sua vocazione di storico, specie la sua attenzione alla storia locale, spaziando dall’Età romana (ad esempio, il saggio su Helvia Ricina), all’Età medievale con contributi sulla nascita e gli sviluppi del Comune di Macerata, sulle compagnie di ventura nella Marca del Trecento e Quattrocento  e su Civitanova feudo della nobile famiglia Cesarini.
   Particolare interesse della sua produzione su “Studi Maceratesi” è rivolto alle ricerche storico-archivistiche sull’organizzazione amministrativa locale durante la prima Restaurazione, agli aspetti e problemi dello Stato pontifico nella seconda Restaurazione  e inoltre alla revisione generale dell’estimo rustico nel Maceratese e nell’Anconetano ; infine perfino ad una indagine sulla coltivazione del riso nella Marca.
   Numerosi saggi sono incentrati sugli statuti marchigiani medievali, dei quali ha svolto una rassegna puntigliosa, a cominciare dal 1966  e con successivi apporti sugli aspetti della vita cittadina nella Valle  del Fiastra , sulle norme statutarie circa l’urbanistica e l’edilizia nella Marca Anconitana, come anche su stranieri e forestieri  e sull’istituto della pax et concordia negli statuti della Marca medievale.
  Ha dedicato, infine, attenzione anche alla trascrizione di opere classiche e medievali, come i tre frammenti del De Officiis di Cicerone nell’Archivio comunale di Appignano , una ordinazione episcopale dei secolo X-XI su codice pergamenaceo redatto in scrittura beneventana, conservato nella biblioteca “Mozzi-Borgetti” di Macerata, i frammenti camerinesi di due codici con le Rime del Petrarca e il Trattatello in laude di Dante del Boccaccio, una lettera autografa di Annibal Caro, infine una raccolta di testi della Marca dei secoli XII-XIX sulla rappresentazione della Natività e della Passione .
  L’iniziativa del Centro di Studi Storici Maceratesi ha raccolto l’immediata e calorosa adesione degli Enti e delle Associazioni deputate alla tutela e alla promozione della cultura, le quali hanno dato il loro concreto appoggio per la pubblicazione del presente volume e per l’organizzazione della giornata in ricordo di Dante Cecchi. Il Centro rivolge quindi un sentito ringraziamento al Consiglio Regionale delle Marche presieduto da Antonio Mastrovincenzo e al suo capo di Gabinetto Daniele Salvi, all’Amministrazione comunale di Macerata nella persona del sindaco Romano Carancini, alla Fondazione Carima presieduta da Maria Rosaria Del Balzo Ruiti, all’Accademia dei Catenati nelle persone del Principe Angiola Maria Napolioni e del segretario Nazzareno Gaspari, alla Deputazione di Storia patria per le Marche presieduta da Gilberto Piccinini, all’Università di Macerata nella persona del rettore Luigi Lacché, all’Unione italiana libero teatro (Uilt) nelle persone di Quinto Romagnoli e Fabio Macedoni. Viva gratitudine anche agli altri che hanno collaborato con i loro scritti al libro in omaggio a  Dante Cecchi: Francesca Bartolacci, Giammario Borri, Carlo Capodaglio, Giovanni Cecchi, Adriano Ciaffi, Anna Maria Tamburri, Maurizio Verdenelli.
  Il Direttivo del Centro di Studi Maceratesi si augura che questo libro, che traccia un bilancio dell’opera storiografica, umana e culturale del compianto maestro, possa contribuire a mantenerne viva la memoria. Il carattere non omogeneo dei saggi presenti nel volume rispecchia la pluralità dei temi, degli interessi e dei problemi di cui Dante Cecchi si è occupato nella sua lunga attività scientifica, politica e sociale. Il Centro Studi si augura anche che questo volume possa essere di stimolo alle giovani generazioni di studenti e studiosi i quali, sull’esempio di Dante Cecchi, potranno riscoprire nello studio e nella ricerca una delle più alte forme di servizio alla collettività.
  La figura di Dante Cecchi, la sua vita vissuta da uomo “buono”, la sua abbondante produzione scientifica, il suo spirito libero e allegro, i suoi immancabili sorrisi sono destinati a rimanere nel ricordo di coloro che hanno avuto la fortuna di beneficiare della sua conoscenza, della sua amicizia e dei suoi insegnamenti, ma anche in coloro che, con questo libro, ne conosceranno e apprezzeranno le straordinarie doti di uomo e di maestro.

 
                      CENTRO STUDI STORICI MACERATESI   via G.Verdi 10/A    62100 Macerata               email  studistoricimaceratesi@gmail.com
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